FONDAZIONE ANDARE OLTRE  onlus

CODICE DI COMPORTAMENTO ETICO

Destinatari

Sono destinatari del Codice:

Gli operatori, volontari e non, che operano nella e con la Fondazione “Andare Oltre” onlus nell’ambito delle proprie funzioni e responsabilità.
Regole etiche di comportamento

Con il presente documento la Fondazione Andare Oltre si impegna ed impegna i propri membri, i dipendenti, i collaboratori, i volontari ed i tirocinanti a:

  • adottare ogni misura necessaria a prevenire la violazione dei principi etici e vigilare sull’osservanza degli stessi;

  • rispettare le normative e le consuetudini del Paese ospitante;

  • astenersi da comportamenti illegittimi o scorretti nei confronti delle persone, della cultura locale o dell’ambiente;

  • tutelare e valorizzare le risorse umane, garantendo pari opportunità di crescita umana e professionale per ogni tipo di  volontariato, e promuovere condizioni di lavoro rispettose della dignità individuale;

  • utilizzare responsabilmente le risorse della Fondazione, evitando usi diversi da quelli per cui sono state richieste ed erogate;

  • astenersi da attività e/o comportamenti in contrasto con la Mission e gli obiettivi propri della Fondazione;

  • astenersi dal perseguire interessi personali o di terzi.

Codice di Comportamento dei volontari e collaboratori

Le indicazioni che seguono servono a tracciare delle regole riguardo la condotta da tenere da parte dei volontari e collaboratori (di seguito sintetizzati nella parola “volontari”) che prestano il proprio servizio a favore dei progetti della Fondazione.

È responsabilità di ogni volontario impegnarsi pienamente per il progetto a cui partecipa, rappresentare i valori della Fondazione in tutte le azioni che intraprende, nei comportamenti sul posto così come nel successivo coinvolgimento in Italia.

La sfera lavorativa e quella personale sono difficilmente separabili, per cui è indispensabile un grande senso di responsabilità, anche durante il tempo libero. Essendo ospiti, anche nei comportamenti personali dobbiamo ricordare che rappresentiamo la struttura inviante e l’eventuale associazione partner che ci accoglie. Saranno questi ultimi a rispondere per la nostra condotta e ad affrontarne le conseguenze. Un comportamento sbagliato o una parola di troppo possono causare “danni” gravi al lavoro e all’immagine della Fondazione.

Qualsiasi chiara e consapevole violazione di uno di questi principi da parte di un volontario porterà la Fondazione a prendere le misure ritenute necessarie, attraverso decisioni del Presidente, riservandosi di adottare tutti i provvedimenti necessari per salvaguardare il buon nome della stessa.

Rispetto delle diversità e non discriminazione

Gli operatori sono tenuti al rispetto dei diritti fondamentali della persona, senza alcuna forma di discriminazione e con particolare riferimento ai diritti dell’infanzia; inoltre sono tenuti al rispetto della cultura, degli orientamenti religiosi e della dignità di tutte le persone, cui occorre rivolgersi senza distinzione di genere ed orientamento sessuale, etnia, lingua, religione, opinioni politiche, condizioni personali e sociali.

Cultura e rispetto

Ci sono regole non scritte che fanno parte della cultura locale. Dobbiamo avere un abbigliamento decoroso e una cura della persona adeguata al contesto e al ruolo. E’ richiesto ad ogni volontario di rispettare le differenze culturali e religiose, così come di essere sobrio e rispettoso negli stili di vita, come abitudini alimentari, alloggio, comportamento nei confronti delle donne e degli anziani, abbigliamento, ecc..

Rispetto della legislazione

Ciascun volontario deve rispettare la legislazione internazionale e le leggi nazionali del Paese ospitante e sottostare alle decisioni assunte dalle autorità chiamate a farle rispettare, indipendentemente dal fatto che siano ritenute ingiuste o mal applicate.

Vitto e Alloggio

In contesti di povertà, la permanenza dei volontari sarà orientata a standard abitativi e nutritivi che non siano in plateale contraddizione con gli stili di vita dei nostri interlocutori; l’ottica è quella della sobrietà e della coerenza, accettando anche la eventuale ripetitività, frugalità degli alimenti sulla tavola o l’essenzialità dell’alloggio che ci viene offerto.

Osservazione e Ascolto

I volontari sono tenuti a osservare e ascoltare il più possibile, prendendosi il tempo per capire prima di giudicare, sia sul posto che in Italia. Non c’è da aver timore di confrontarsi con le persone che gestiscono il progetto, chiedere di aiutare a comprendere le cose e gli eventi secondo una diversa prospettiva, ma è indispensabile sviluppare l’empatia e la capacità di vedere le cose dal punto di vista dell’altro e di mettersi nei suoi panni. E’ anche necessario differire dai nostri ritmi abituali, non avere fretta, rendere meno frenetico il rapporto con l’orologio, controllare l’ansia da prestazione.

Umiltà

Sia gli organizzatori che i volontari sono “ospiti di passaggio”. Partiamo senza la presunzione di cambiare il mondo da soli ma con la consapevolezza che le nostre azioni contribuiscono ad un lento e delicato processo di cambiamento. Spesso lo straniero è visto come persona piena di “possibilità” e in grado di offrirne. Non prestiamo denaro e non facciamo regali se non concordato con il personale dell’ente ospitante.

Relazioni Affettive e Amicizie

Il lavoro del volontario è fondamentalmente di relazione, quindi dobbiamo sempre tener presente con chi si interagisce.

Nella gestione delle nostre relazioni affettive e di amicizia dobbiamo essere consapevoli e tenere conto di quello che è considerato etico nella cultura locale, nel rispetto dei principi contenuti nella Dichiarazione Universale e nella Convenzione Europea dei Diritti dell’Uomo, nella Convenzione dei Diritti per l’Infanzia, nella Convenzione sulla eliminazione di ogni forma di discriminazione nei confronti delle Donne e nella Convenzione del Consiglio d’Europa sulla prevenzione e la lotta alla violenza contro le donne e la violenza domestica.

Al personale volontario Italiano e ai collaboratori locali della Fondazione è assolutamente inibito intrattenere rapporti, superficiali o intimi, con membri delle comunità locali di età inferiore, accertata o presumibile, ai 18 anni o comunque, indifferentemente dall’età, in presenza di preesistenti vincoli affettivi, legalmente o meno consolidati. E’ fatto divieto di beneficiare di prestazioni sessuali a pagamento di qualsiasi natura.

Sfruttamento sessuale

È vietato intraprendere o sollecitare relazioni sessuali con i beneficiari dei progetti. Le relazioni tra staff del progetto/organizzazione e i beneficiari sono scoraggiate laddove generino dinamiche di potere ineguali. Sono vietati gli scambi di denaro, favori, regali, impiego o promesse di impiego in cambio di prestazioni sessuali.

Relazioni di collaborazione

Si esige che nelle relazioni di lavoro e volontariato con persone locali, uomini o donne, nessuno sia posto in stato di soggezione mediante ricatto, minaccia, inganno, abuso di autorità, abuso di una situazione di inferiorità psichica, ovvero di una situazione di necessità; è disapprovata e sanzionata qualsiasi forma di molestie, anche di carattere sessuale.

Minori

Occorre rispettare i diritti dei bambini con cui i volontari entrano in contatto, soprattutto se in situazioni problematiche che accrescono la loro vulnerabilità. In caso di violazione da parte di terzi dei diritti dei bambini, ciascun volontario è invitato a segnalare la situazione allo staff locale, che potrà riportare l’eventuale abuso alle autorità competenti.

Rispetto dell’ambiente

Le associazioni italiane sono idealmente impegnate nella tutela dell’ambiente, degli ecosistemi e della biodiversità e si attendono che i volontari facciano altrettanto rispettando la natura dei luoghi che visitano, limitando il consumo di acqua ed energia così come lo smaltimento non corretto dei rifiuti. É comunque severamente vietato qualsiasi comportamento volto a cagionare inquinamento dell’aria, del suolo, del sottosuolo, delle acque o danneggiare e tantomeno, asportare senza autorizzazione la flora e la fauna protette.

Rispetto dei beni materiali in dotazione

I volontari sono tenuti ad operare con diligenza e tenere comportamenti responsabili, in linea con le procedure/indicazioni predisposte per l’utilizzo dei beni, mezzi e strumenti loro affidati. Si richiede scrupolo e parsimonia nel loro utilizzo. Ognuno è responsabile della protezione delle risorse a lui affidate ed ha il dovere di informare, tempestivamente, di eventuali danni i responsabili locali.

Sicurezza personale

La permanenza all’estero per motivi umanitari deve essere accompagnata da una assicurazione sanitaria e può essere comunicata sul sito https://www.dovesiamonelmondo.it/ della Farnesina.

Per motivi di sicurezza, i volontari devono avere l’accortezza di portare con sé lo stretto necessario in termini di denaro, documenti e oggetti personali. Per motivi dettati dall’esigenza di tutelare i volontari e la loro incolumità, possono esserci zone, così come orari, dove vige espressamente il divieto di recarsi.

Vanno completamente evitati comportamenti che portano o potrebbero portare a rischi per la salute o per la sicurezza per sé stessi o di terze persone.

Comunicazione

I contributi di documentazione, siano essi in forma scritta, fotografica, di video o quant’altro, sono preziosi mezzi di amplificazione dell’esperienza vissuta ma devono essere accompagnati da estrema delicatezza e rispetto verso l’altro e non essere il fine dell’azione solidale.

Riservatezza

Ci si deve attenere a scrupolosa riservatezza in merito a tutto ciò che ci è confidato o di cui veniamo a conoscenza durante il servizio.

Coinvolgimento in attività politiche

A tutti gli operatori è vietato il coinvolgimento in attività politiche locali o in attività sovversive dell’ordine pubblico.

DIVIETI

  • È espressamente vietato l’uso di droghe e l’abuso di alcol, nonché la prestazione della propria attività sotto l’effetto di sostanze alcoliche o stupefacenti o produttrici di analoghi effetti. Nella collaborazione con le comunità a maggioranza Mussulmana il divieto dell’alcol è importante e, di norma, è espressamente vietato.

  • In presenza di minori sempre è vietato fumare.
  • Non saranno tollerati atteggiamenti violenti sia verbali che fisici.
  • È fatto divieto assoluto di detenere oppure divulgare materiale pornografico.
  • Le relazioni con i minori devono svolgersi in modo ineccepibile sotto il profilo della correttezza e del rispetto della morale. Non è tollerata nessuna forma di abuso sui minori.

  • È vietata la distribuzione di omaggi, regali o accordare qualsiasi altro tipo di vantaggi in favore dei rappresentanti della Pubblica Amministrazione o loro parenti, affini, amici ecc., eccettuati quelli di modico valore e in occasioni particolari e sempre previa autorizzazione del responsabile del progetto.

  • È vietato compiere qualsiasi atto di corruzione, concussione o falsificazione sia in Italia sia all’ Estero. In particolare, è vietato qualsiasi comportamento, anche se posto in essere nell’interesse della Fondazione, diretto o comunque volto a offrire o promettere (o a far offrire o a far promettere) denaro o altre utilità non espressamente dovute.

  • È vietato a coloro che, all’interno della Fondazione, rivestano anche cariche sociali sollecitare donazioni o ricevere denaro ed altra forma di utilità da parte di privati, per omettere il rispetto dei principi etici enunciati o compiere atti ad essi contrari.

  • È altresì vietato abusare della propria autorità o dei propri poteri per costringere o indurre taluno, mediante raggiro, a dare o promettere utilità di vario genere. Deve, inoltre, considerarsi espressamente vietato qualsiasi comportamento ingannevole o fuorviante, anche se posto in essere nell’interesse dell’Associazione.

  • È vietato trasferire ad altri informazioni connesse ad eventuali analisi, sintesi, studi, acquisite come informazioni riservate e che siano state elaborate dalla Fondazione, ivi compresi gli atti e le attività formali e informali trasmessi a voce o per iscritto, in seguito a riunioni, incontri o conversazioni, anche telefoniche.

Piero Petricca